Cerchiamo di conoscere meglio il nostro sindaco, Simone Torasso, dopo i primi 6 mesi da primo cittadino. In poche domande si è cercato di capire qualcosa di più di questo giovane che ha preso in mano le sorti di Sommariva Perno e che riesce a gestire bene il nostro paese.
Ecco dunque quello che ci si è sempre domandati, ma non si è mai osato chiedere a un sindaco.
Sono passati ormai sei mesi dalla tua elezione. Com'è cambiata la tua vita di 26enne sindaco di un paese con un carico di responsabilità non indifferente?
Diciamo che si è rivoluzionata. Adesso sei il primo cittadino e devi anche essere l'esempio. Devi fare sacrifici e rinunce, devi sempre essere pronto a prendere decisioni, dimostrare che l'esser giovane non implica il non essere in grado di fare il sindaco. La pressione dei primi mesi è stata tanta, non lo nascondo, ma anche le soddisfazioni non sono mancate.
Quanto tempo ti occupa "fare il sindaco"?
Ne occupa molto se vuoi farlo bene, anche se non è facile quantificarlo. Tutte le mattine mi fermo regolarmente in Comune: è come un lavoro, soprattutto perché è nuovo e hai tanto da imparare; inoltre è mio compito e responsabilità fare e dare il massimo.
Hai sempre i riflettori puntati su di te e sul tuo operato. Queste responsabilità ti spaventano oppure ti stimolano?
I riflettori puntati ce li hai quotidianamente, la tua vita privata è ormai quasi pubblica e la linea di divisione tra le due ormai è impercettibile. Le responsabilità: da un lato mi stimolano molto perché non puoi e non devi sbagliare, dall'altro non spaventano, ma preoccupano un po' perché sai benissimo che ogni decisione presa è soggetta a complimenti e critiche.
Durante questi sei mesi che cos'è che ti ha gratificato di più?
Lavorare per Sommariva Perno ed esserne il sindaco, vedere che molti apprezzano lo sforzo che fai ogni giorno, sentirti dire "bravo", essere chiamato "sindaco" da bimbetti di 3 anni. Pensare, mettere già progetti per il futuro, e cercare di realizzarli.
Come ti approcci alle persone più anziane di te? Parlo di funzionari, di addetti ai lavori che nel corso degli anni hanno maturato una certa esperienza. Non ti capita che ti trattino con sufficienza o che ti manchino di rispetto per la tua giovane età?
Con il mio solito atteggiamento: cercando di essere educato e umile con tutti, ma non lasciandomi né influenzare né mettere i "piedi in testa". Alle persone che lavorano con me devo un doveroso grazie per come si sono comportate sin dal primo giorno, per l'aiuto e il rispetto che mi hanno riservato.
E i rapporti con la minoranza?
C'è un rapporto di correttezza e di stima reciproca, nel rispetto dei ruoli che devono essere sicuramente distinti, ma tendere al bene esclusivo del paese.
E' giusto che i sommarivesi siano informati sulle vicende della tua amministrazione?
E' importante che la gente sia informata, soprattutto in quest'epoca fatta di giornali, internet e tv. Le cose che succedono in Comune sono alla luce del sole per tutti. Non per nulla abbiamo voluto continuare l'esperienza de Il Perno, che da quasi 30 anni racconta tutte le scelte dell'Amministrazione.
Grazie ai giornali siamo a conoscenza dei molti progetti che stanno prendendo vita nel nostro Comune. Quale fra questi ti sta più a cuore?
La sicurezza è fondamentale: ognuno di noi deve sentirsi sicuro a casa sua, sulle nostre strade e quando passeggia liberamente per Sommariva Perno. Inoltre stiamo investendo su un progetto per i 150 anni dell'Unità d'Italia, sull'avvio del micronido, mentre proseguono i lavori per "Mondo giovani". Tante sono le cose che mi stanno a cuore, la cosa più difficile è reperire i fondi per farle partire.
Ci saranno delle novità per i sommarivesi nei prossimi mesi?
In cantiere ci sono molte novità. Grazie all'aiuto dell'intero gruppo, assessori e consiglieri tutti, fortunatamente le idee non mancano mai. Vedremo nei prossimi mesi quali saremo riusciti a portare avanti.
I giovani del paese come ti hanno accolto? Hai notato un riscontro positivo da parte loro oppure diffidenza o troppa confidenza?
I giovani mi hanno accolto bene.. qualcuno ti guarda con una certa diffidenza, altri ti danno troppa confidenza. Ma da giovane, entrambe le cose mi piacciono. Ho molta fiducia nei giovani e nelle loro potenzialità. Il difficile è far arrivar loro messaggi seri con la giusta leggerezza e fruibilità.
A cura di Eleonora Mollo