Molte iniziative e manifestazioni hanno colorato l'inizio dell'autunno sommarivese. Ad inaugurare questo periodo è stata la festa del Tavoleto. Il santuario, dopo i recenti lavori di restauro, ha aperto al pubblico per mostrare il risultato di anni di impegno. Successivamente, il 6 settembre, ha preso il via alla presenza delle autorità del paese, in San Bernardino, la Mostra della religiosità diocesana. Un appuntamento importante in quanto il nostro paese per due mesi è stato uno dei poli del Museo della Diocesi di Alba. Il numero di visitatori (più di 500, provenienti anche da lontano) ha dimostrato che l'impegno dei volontari, dai carabinieri in congedo che si sono occupati della sicurezza, a chi si è occupato delle visite e dell'allestimento, è stato ampiamente ripagato.
Il 27 settembre anche i bambini delle scuole elementari di Sommariva e comuni limitrofi hanno avuto il loro "momento di gloria": in circa 140 si sono ritrovati nel parcheggio del Csr per Sport in Piazza per sperimentare le diverse attività proposte, tra cui nuoto, ginnastica ritmica e scacchi.
Settembre è stato poi il teatro della festa patronale. I ragazzi della leva '91 hanno creato il solito simpatico trambusto della settimana che li consacra finalmente maggiorenni. All'interno di Santa Croce si sono inserite numerose iniziative collaterali, a partire dalla festa degli anziani per arrivare al momento più importante di questi sette giorni: piazzetta Mirafiori, il 26 settembre, è stata infatti la cornice dell'Omaggio "Roero: vino e territorio. Estetica del paesaggio agrario". Una cerimonia importante, per celebrare e rilanciare il panorama delle colline roerine, esaltandone le tipiche costruzioni, "i ciabòt".
A beneficiare di questo prestigioso riconoscimento istituito dall'Enoteca Regionale, rappresentata dalle totemiche figure di Luciano Bertello, Giovanni Tesio e Paolo Pejrone, è stato Carlin Petrin, l'uomo che ha saputo ridare dignità al territorio agrario, a partire dal suo impegno con Slow Food. "Pensare locale per agire globale", è il motto che ben rappresenta l'impegno di Carlin, "un uomo che rappresenta la forza di un'idea" come commenta Tesio.
Il riconoscimento "Pà 'd testa" è andato invece a Renato Ratti. A vent'anni dalla scomparsa se ne riconoscono ancora i meriti e le conquiste di un vero "oratore del vino" e anticipatore dei tempi. Infine sono stati premiati i "ciabòt", veri protagonisti del paesaggio agricolo. Grazie all'istituzione di questo Omaggio si sono già potute recuperare circa 30 di queste costruzioni contadine. Uno dei ciabòt premiati è stato il "Ciabòt 'd Mussu Ross", dei fratelli Giuseppe e Giacomino Bertolusso, di Sommariva Perno.
Infine lunedì si è svolta l'ormai classica polentata preparata dalle mani esperte delle massaie sommarivesi.
e.m.