In corteo per salvare il proprio futuro

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Data:

lunedì, 01 marzo 2010

Il Corteo all&#39ingresso del paese

Descrizione

Sabato 19 dicembre si è svolto il primo corteo di operai nella storia di Sommariva Perno. A sfilare, gli operai della Oerlikon-Graziano, tra il rumore dei campanacci ovattato dalla neve caduta la sera prima ed il freddo pungente degli ultimi giorni di dicembre, dopo una settimana di presidio di fronte ai cancelli sommarivesi della Oerlikon Graziano, dopo la notizia dei numerosi esuberi che si registravano nello stabilimento. Sette giorni di passione, di resistenza, che continuavano solo grazie alla speranza di riottenere il proprio posto di lavoro, mentre dal 14 al 19 dicembre la cassa integrazione aumentava del 15%. Dopo notti insonni, di fronte ad un fuoco acceso in un bidone, in una tenda che poco riparava dal freddo invernale, consapevoli che le feste natalizie non sarebbero state liete come gli anni precedenti, alle 9 di sabato mattina il corteo si mise in marcia.
L’operaio dalla trentennale esperienza affiancava il nuovo assunto. Camminavano esponendo il nome che fino a pochi giorni prima aveva garantito lo stipendio e sul quale ora non si poteva più contare. Un viaggio a ritroso nel tempo, negli anni della contestazione operaia, un momento che la provincia di Cuneo, territorio di agricoltori e di “travajeur”, aveva vissuto di striscio. L’utopia dell’oasi felice, della provincia ricca che offre sempre un’ulteriore possibilità, svaniva tra il sale gettato sulla strada, sotto le suole delle scarpe antinfortunistiche.
Giornalisti e fotografi si mescolavano tra la folla in corteo, stupiti loro stessi di parteciparvi. Armati di taccuini, registravano gli umori e le storie che costellavano il corteo. Sommariva Perno, muta, assisteva. Dalle finestre le anziane signore gettavano l’occhio, per le strade svuotate i più mattinieri restavano con le braccia incrociate cercando di capire. Le motivazioni per le quali questo “biscione”, armato di campanacci e cori, si stava recando in municipio non erano chiare.
Nella sala consiliare tutta la Giunta aspettava i rappresentanti sindacali per un momento sicuramente storico. Il consiglio comunale al completo, i rappresentanti della Regione, Alberto Cirio e Mariano Rabino, insieme alla Provincia, di cui Marco Pedussia si era fatto portavoce, si apprestavano all’ascolto.
“La crisi è sulle spalle dei lavoratori, il piano di ristrutturazione dell’azienda prevede un taglio del personale del 40% - spiegava Bruno Gosmar, della Uilm Uil - Investire per innovare, è questa la sfida per l’azienda.”. Uno per uno, i rappresentanti presentarono le loro ragioni, ringraziarono l’amministrazione, in un incontro dalla natura soprattutto interlocutoria, piuttosto che risolutivo. La situazione della Graziano presenta infatti problematiche a livello nazionale che non possono essere risolte a Sommariva Perno. Anche Giuseppina Mosca, della Fiom, ha commentato l’incontro. “E’ stato molto positivo che l’amministrazione abbia voluto incontrarci. Il Roero e buona parte delle Langhe sono in cassa integrazione straordinaria. Tutti i Comuni devono pensare a soluzioni mirate.”. E il motivo per cui questo serpentone si era mosso fu improvvisamente chiar si chiama solidarietà.
Eleonora Mollo

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